Ciao Giu' un anno di forum

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Messaggiodi MGG il lunedì 6 ottobre 2008, 9:20

Buongiorno FIGLIO mio adorato.
Buongiorno a tutti.
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Messaggiodi smina il lunedì 6 ottobre 2008, 18:16

MGG ha scritto:Ciao FIGLIO mio, sempre più chiara mi è la TUA esistenza. Ho avuto il privilegio di starTI accanto, ora.....
Buongiorno a tutti.


Le tue parole mi hanno riportato alla mente la frase che S. Agostino scrive all'indomani della morte della madre....“Signore, non mi dolgo perché me l’hai tolta, ma Ti ringrazio di avermela data...
è tutto un gran mistero Mario...un incontro di coincidenze di causualità di tempi...così inspiegabile da sollevare in chi vi riflette quanto meno il dubbio sull'aldilà.....rileggevo proprio qualche tempo fa un passo del de amicitia di Cicerone, lì dove parla della morte dell'amico Scipione.c'è un punto che mi ha colpito più degli altri...quando scrive (lo prendo da internet):"Se dicessi di non soffrire per la morte di Scipione, giudichino i saggi quanto sia nel giusto. Ma mentirei, senza dubbio. Soffro, è vero, perché ho perso un amico che, come immagino, non avrà eguali in futuro, che, come posso dimostrare, non ne ha avuti in passato. Ma non ho bisogno di medicine. So consolarmi da solo, sostenuto in particolare dalla convinzione di non cadere nell'errore che fa soffrire i più quando muore un amico. Penso che nessun male si sia abbattuto su Scipione: se qualcuno ne è stato colpito, quello sono io. Ma affliggersi profondamente per le proprie disgrazie è tipico di chi ama se stesso, non l'amico. 11 Quanto a Scipione, chi può dire che la sorte non gli abbia arriso?"
ed ancora: "Se è vero che, dopo morti, l'anima dei migliori vola via più facilmente come dalla prigione e dalle catene del corpo, chi, secondo noi, avrà avuto un cammino verso gli dèi più facile che Scipione? Ecco perché piangerne la sorte si addice piuttosto all'invidioso, temo, non all'amico. Se invece è più fondata la teoria secondo cui la morte è la stessa per l'anima e per il corpo e non sopravvive nessuna forma di sensibilità, allora come nella morte non c'è alcun bene, così certamente non c'è alcun male. Quando si perde la sensibilità, infatti, è come se non si fosse mai nati. Ma del fatto che Scipione sia nato ci rallegriamo noi e sempre esulterà, finché vive, la nostra città. A lui, dunque, come ho appena detto, la sorte ha arriso. Non altrettanto a me che, entrato prima nella vita, prima avrei dovuto uscirne. Tuttavia mi sento così appagato nel ricordare la nostra amicizia che mi sembra di aver vissuto un'esistenza felice solo perché l'ho vissuta insieme a Scipione!"
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Messaggiodi smina il lunedì 6 ottobre 2008, 18:19

ecco Mario mi sembra di rileggere le tue parole ed in più una sottile speranza....infondo se da secoli l'umanità non ha smesso di credere, non ha smesso di sperare forse il dubbio che non siamo tutti pazzi è pur fondato...
tu hai avuto un privilegio e quanto più grande è stato il dono tanto più insopportabile il dolore.deve sorreggerti la certezza che LUI non ha smesso di starti accanto ed ha promesso di aspettarti.deve tenerti in piedi l'affetto di chi, come me, ti vuole bene.
mi chiedi di vivere per due.insegnami allora a vedere il mondo (anche) a modo tuo.
e quetso richiede tampo.tanto tempo! [smilie=01.gif]
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Messaggiodi MGG il martedì 7 ottobre 2008, 10:13

Ciao FIGLIO mio.
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Messaggiodi MGG il martedì 7 ottobre 2008, 10:37

smina ha scritto:
Le tue parole mi hanno riportato alla mente la frase che S. Agostino scrive all'indomani della morte della madre....“Signore, non mi dolgo perché me l’hai tolta, ma Ti ringrazio di avermela data...
è tutto un gran mistero Mario...un incontro di coincidenze di causualità di tempi...così inspiegabile da sollevare in chi vi riflette quanto meno il dubbio sull'aldilà.....rileggevo proprio qualche tempo fa un passo del de amicitia di Cicerone, lì dove parla della morte dell'amico Scipione.c'è un punto che mi ha colpito più degli altri...quando scrive (lo prendo da internet):"Se dicessi di non soffrire per la morte di Scipione, giudichino i saggi quanto sia nel giusto. Ma mentirei, senza dubbio. Soffro, è vero, perché ho perso un amico che, come immagino, non avrà eguali in futuro, che, come posso dimostrare, non ne ha avuti in passato. Ma non ho bisogno di medicine. So consolarmi da solo, sostenuto in particolare dalla convinzione di non cadere nell'errore che fa soffrire i più quando muore un amico. Penso che nessun male si sia abbattuto su Scipione: se qualcuno ne è stato colpito, quello sono io. Ma affliggersi profondamente per le proprie disgrazie è tipico di chi ama se stesso, non l'amico. 11 Quanto a Scipione, chi può dire che la sorte non gli abbia arriso?"
ed ancora: "Se è vero che, dopo morti, l'anima dei migliori vola via più facilmente come dalla prigione e dalle catene del corpo, chi, secondo noi, avrà avuto un cammino verso gli dèi più facile che Scipione? Ecco perché piangerne la sorte si addice piuttosto all'invidioso, temo, non all'amico. Se invece è più fondata la teoria secondo cui la morte è la stessa per l'anima e per il corpo e non sopravvive nessuna forma di sensibilità, allora come nella morte non c'è alcun bene, così certamente non c'è alcun male. Quando si perde la sensibilità, infatti, è come se non si fosse mai nati. Ma del fatto che Scipione sia nato ci rallegriamo noi e sempre esulterà, finché vive, la nostra città. A lui, dunque, come ho appena detto, la sorte ha arriso. Non altrettanto a me che, entrato prima nella vita, prima avrei dovuto uscirne. Tuttavia mi sento così appagato nel ricordare la nostra amicizia che mi sembra di aver vissuto un'esistenza felice solo perché l'ho vissuta insieme a Scipione!"


Carissima Mina,
ho avuto il privilegio di avere un FIGLIO come GIUSEPPE, l'ho detto migliaia di volte, ed ogni volta penso che non riesco ad esprimere la grandezza di GIU'. Anzi mi pento per aver dato, tante volte, per scontato di aver avuto accanto il FIGLIO migliore del mondo. Sono altrettanto certo che GIU' stia bene e meglio di noi, pur avendo amato profondamente la vita terrena.
Ciò detto non riesco ad intravedere la vita senza GIU', sicuramente sarà egoismo, ma questo è quello che mi è rimasto.
Un bacio grande.
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Messaggiodi Ilaria il mercoledì 8 ottobre 2008, 12:49

Giu', t aspetto domani.. te e vania, uno a sx del lettino e l'altro a dx!! Ok?!!
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Messaggiodi smina il mercoledì 8 ottobre 2008, 12:55

MGG ha scritto:
Carissima Mina,
ho avuto il privilegio di avere un FIGLIO come GIUSEPPE, l'ho detto migliaia di volte, ed ogni volta penso che non riesco ad esprimere la grandezza di GIU'. Anzi mi pento per aver dato, tante volte, per scontato di aver avuto accanto il FIGLIO migliore del mondo. Sono altrettanto certo che GIU' stia bene e meglio di noi, pur avendo amato profondamente la vita terrena.
Ciò detto non riesco ad intravedere la vita senza GIU', sicuramente sarà egoismo, ma questo è quello che mi è rimasto.
Un bacio grande.


ti leggo e mi interrogo. Qual è nell'amore il confine tra egoismo ed altruismo? qual è il punto a partire dal quale il bisogno dell'altro si traduce in un'esigenza di benessere personale?
se sappiamo cioè o intuiamo che l'altro è felice pur in una dimensione che ancora non ci appartiene cosa crea il nostro disagio?nostalgia?debolezza?
il dolore è umano.umanissimo.ma non dovrebbe il ricordo di quell'amore, proprio perchè totale, assoluto, incondizionato, essere la ragione prima del nostro resistere, del nostro sopravvivere?
certo, tra il dire ed il fare...
lo so.lo so.ed io sono la prima a ongolarsi nel limbo delle astrazioni perdendo molte volte i contatti con il reale.
ma la forza del pensiero credo non debba mai abbandonarci.
tu sei forte mario. se vivessimo nell'epoca di omero o di virgilio, la storia ti restituirebbe al mondo con le vesti di achille o di ulisse o di ettore...
chissà magari questi personaggi null'altro hanno incarnato se non l'immagine di uomoni dalla personalità, dal carisma fuori dal comune (e qui ci vorrebbe zia Carmelina che chiamo in soccorso).
tu hai spalle grandi da potere reggere il mondo.
lo devo a te se guardando in alto oggi ho la certezza del futuro, a quelle tue parole che ancora mi lasciano i brividi sulla pelle.
lo devo a te se ho potuto far sperare tante persone.
lo devo a te se quando ho le balle girate torno a ragionare.
e se tu fai tanto per me che sono nella tua esistenza solo un piccolo impercettibile tassello, non oso immaginare cosa tu possa fare e rappresentare per gli altri....
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Messaggiodi smina il mercoledì 8 ottobre 2008, 13:00

sono alle prese con una noiosissima relazine sulla tutela dei soggetti deboli. ma chi sono poi questi deboli chi lo sà.il minore?l'anziano?l'infermo?ma non tentiamo già di tutelarli abbastanza?
si accettano suggerimenti........
cmq mi sento particolarmente ispirata. i nuovi luoghi ove dimoro favoriscono la riflessione. e non vi dico il piacere di una vita "secondo me".vi chiederete:ed il coniugge?
la sera, cari miei, la sera.21....21.30...qualche volta un veloce pranzo insieme
non è forse questa la ricetta che fa durare i migliori matrimoni?
mario che ne pensi? [smilie=icon_arrow.gif]
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Messaggiodi smina il mercoledì 8 ottobre 2008, 13:01

Quale consiglio avresti ora per me caro CONTE?avresti approvato il mio menagè familiare?
qualcosa mi dice proprio di sì...... [smilie=icon_cool.gif]
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Messaggiodi smina il mercoledì 8 ottobre 2008, 13:03

gulp...ben 3 ospiti e nessuno che viene a farmi compagnia? [smilie=cart18.gif]
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Messaggiodi smina il mercoledì 8 ottobre 2008, 13:04

beh..torno ai miei deboli prima che il mio prof. renda debole me.....ma sono a casa....lavoro al pc
...si fa per dire [smilie=cumputer_5.gif]
anche se il mio portatile è ancora in assistenza....
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Messaggiodi smina il giovedì 9 ottobre 2008, 10:01

Buongiorno CONTE
BUONGIORNO MIEI CARI....CHE ORMAI VI FATE DESIDERARE E TANTO..... [smilie=icon_confused.gif]
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Messaggiodi MGG il giovedì 9 ottobre 2008, 10:45

Ciao FIGLIO mio, mio respiro.
Buongiorno a tutti.
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Messaggiodi CELESTINO il giovedì 9 ottobre 2008, 10:48

Un abbraccio Giu'
un carissimo buongiorno a tutti
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Messaggiodi MGG il giovedì 9 ottobre 2008, 10:58

smina ha scritto:sono alle prese con una noiosissima relazine sulla tutela dei soggetti deboli. ma chi sono poi questi deboli chi lo sà.il minore?l'anziano?l'infermo?ma non tentiamo già di tutelarli abbastanza?
si accettano suggerimenti........
cmq mi sento particolarmente ispirata. i nuovi luoghi ove dimoro favoriscono la riflessione. e non vi dico il piacere di una vita "secondo me".vi chiederete:ed il coniugge?
la sera, cari miei, la sera.21....21.30...qualche volta un veloce pranzo insieme
non è forse questa la ricetta che fa durare i migliori matrimoni?
mario che ne pensi? [smilie=icon_arrow.gif]


I nuovi soggetti deboli oggi sono quelli che cercando di affermare il giusto e creare una società con un senso civico, sono vittime dell'invidia, dell'odio che nasce dalla necessità di conservare lo status quo, il proprio orticello etc. etc.
Per quanto riguarda il matrimonio, credo sia più stimolante e meno dannoso passare parte del tempo lontani dal prorpio compagno/a.
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