Carmen
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:56
Potenza 11/07/2006
Non ti conosco, ma, sei un bellissimo ragazzo!
Rossellina
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:56
Potenza 10/07/2006
Mi hai sempre chiesto di non piangere, volevi sempre vedere con il sorriso e credimi, ogni mia risata, ogni mio momento di gioia è amplificato per te, per la tua presenza continua nella mia vita. Mi manchi terribilmente Peppe!
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:55
10/07/2006
Caro Giuseppe,
abbiamo vinto i mondiali e tu eri nel sorriso di tutti quei ragazzi. Ciao Conte
Amministratore
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:55
10/07/2006
Siamo i campioni del mondo. L’Italia è in festa, i romani sono tutti in strada, è un delirio di fuochi d’artificio, di clacson e grida di gioia. Vorrei gridare anch’io… ma di rabbia, vorrei farlo forte, più forte che posso e ricoprire così la loro allegria con tutta l’amarezza e la malinconia… vorrei dire a tutti gli italiani che non è giusto, tu non hai mai visto vincere un mondiale.
Le piazze d’Italia esultano, ma tu non sei più qui.... qualcuno lassù ti aveva già prenotato un posto nella piazza del paradiso, sei nella tribuna angeli vip…hai visto la finale a fianco a Villeneuve, gli hai detto che il tuo sogno da adolescente era diventare un pilota?
Ma che ne sarà ora dei tuoi sogni?
Quanto durerà ancora questa baldoria… falli smettere ti prego, di' loro di festeggiare sottovoce altrimenti sveglieranno chi non ha vinto i mondiali stanotte, perchè il suo mondo non c’è più… custodisci il suo sonno..prima o poi questa notte finirà...
Luisa
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:54
09/07/2006
Caro Giuseppe:
La vita di Stefania e di Mario sarà molto difficile senza la tua voce e la tua presenza. Avranno sempre (davanti agli occhi) il tuo sguardo limpido e chiaro. Non abbandonarli mai, anche se dovessero rifiutare la vita tu sarai la guida dei loro passi, dei loro pensieri. Adesso il loro destino è nelle tue mani, saprai aiutarli sicuramente perché niente li conforterà tanto quanto sentire la tua presenza e la tua allegria.
A presto e per sempre
Querido Giuseppe:
La vida de Stefania y Mario serà muy difìcil sin tu voz y tu presencia. Tendràn sempre tu mirada limpia y clara. No los abandones nunca, aunque se rebelen a la vida, tù seràs el vigìa de sus pasos, de sus pensamientos. Ahora su destino està en tus manos, seguro que sabràs ayudarlos porque nada les confortarà tanto como sentir tu presencia y tu alegrìa.
Hasta pronto y hasta siempre.
A.
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:54
09/07/2006
Caro Giuseppe,
martedì sarà per noi un giorno importante. Ci sarai anche tu.
Lucia
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:54
08/07/2006
Ciao Giusè,
non ho mai scritto una sola parola fino ad ora, per descrivere TE o il dolore che mi attanaglia e che vedo negli occhi di chi ti ama.
Eppure di parole e frasi bellissime, ce ne sono.
Sono quelle che ti hanno scritto papà, Jessica, i tuoi amici e anche chi non ti conosceva.
Ma le parole che vorrei trovare io per te, Giusè, non escono fuori, sono chiuse dentro di me.
E allora leggo, e rileggo tutto quello che hanno scritto per te.
Parole che ti toccano il cuore, parole vere.
Frasi nelle quali ritrovo ciò che sei stato per me, e quanto mi è rimasto di te.
Ma poi alla fine riaffiora il dolore, la gola comincia a stringersi e non riesco a pensare ad altro…. “Tu non ci sei”.
E resta la consapevolezza – amara, che conosco bene che quando si va lì dove tu sei, non si ritorna.
E allora?
Che cosa resta?
Restano i ricordi.
Ma i ricordi non bastano per colmare il vuoto, quel vuoto che è dentro l’anima.
Anzi a volte fanno ancora più male, perché ti scavano dentro, e ti soffocano, tanto da toglierti il respiro.
Ma all’improvviso mi appare il tuo sorriso.
E’ la mia boccata di ossigeno e ricomincio a respirare.
E allora, so che ci sei. Non ti vedo, ma ci sei, sento la tua presenza.
La tua forza, diventa la mia forza.
Sei vicino a me e soprattutto sei costantemente vicino a Viki.
Lo sappiamo tutti e due, che insieme al suo papà, lo proteggi.
Tuo padre gli ha detto “Adesso hai due angeli in cielo che ti proteggono”.
E’ così, Giusè. E’ vero.
Già …tuo padre.
“Una roccia” - abbiamo sempre detto - anche l’ultima volta che ci siamo visti.
Quella roccia che spiccava più in alto di tutte, che ovunque eri la intravedevi, che sapevi dove trovarla in qualsiasi momento; quella roccia dove tutti ci siamo appoggiati, dove tutti siamo corsi al riparo .. …. Giusè, quella roccia si sta sgretolando piano piano.
Ti prego Giusè, dagli la forza, affinché non diventi un granello di polvere, ma che ritorni ad essere ROCCIA.
E tu, Giusè resta sempre al mio fianco.
TVB Lucia.
Saverio
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:53
08/07/2006
Sono arrivato con tutta calma.
Tanto si sa che c’è sempre uno più ritardatario di me.
Qualcuno che se non arriva non si può iniziare.
Ciao Je,ciao zio, oh Andrea ,da quanto tempo.
Sono belle le riunioni di famiglia : uno unisce qualche parola sconnessa nei momenti corali e sembra che abbia detto qualcosa di sensato.
Invece quello che rimane e quel senso di familiarità e di unione che prescinde dall’essere d’accordo o dall’avere qualche interesse comune di cui discorrere.
Tante cose che fanno volume:una rete lunghissima che recinta un prato verde in cui ci siamo tutti nel vento a ridere e girare vertiginosamente….
Gallipoli Cognato:se ci pensate il nome è quasi ridicolo!
Io invece penso di più ai tralicci su cui si appoggia questa rete e cioè tutti i frangenti in cui mi sono trovato solo con ognuno di voi ed ho colto un attimo di intima umanità ,in cui mi sono sentito uguale a voi tutti ,come nel confessare con pudore che tutti mangiamo,dormiamo e andiamo in bagno…
Che tutti siamo fatti di carne….
Ultimamente mi hai cercato e ,credimi , oltre che lusingarmi ed inlanguidirmi mi ha sorpreso: mica perché è strano, ti ho visto in tutte le salse…….
Il fatto è che tra tremila amici,cose da fare, esami, passioni, RAGAZZE…..ma dove lo trovi il tempo?
E invece ci siamo trovati e ,siccome non avviene tutti i giorni di trovarci da soli, mi aspettavo di raccogliere qualche altro traliccio, un momento in cui si ride di qualche debolezza o si fa tutto un discorso convinto e poi incontrando uno sguardo che ti conosce da tempo si esclama:”Ma sii!”.
Però stavolta non l’hai detto….
Uno non se ne va convinto che c’è un solo modo di vedere le cose dopo che ha parlato bene.
E’ imbarazzante ma è quello che ho pensato sempre di Zio Mario: ma come fa ad avere le idee così chiare?
Non che non mi piaccia tenermi stretti i miei dubbi o non pensi che sia realmente noioso pensarla sempre allo stesso modo, però è affascinante guardare uno che parla con la sicurezza di una Bibbia.
E tu ultimamente hai parlato come una Bibbia.
Il problema è che si fa fatica a darti torto; anche nell’età in cui siamo tutti dichiaratamente coglioni tu se stato sempre così sveglio!
A me st’espressione mi suona più strana di Gallipoli Cognato: “Sveglio” in confronto ad “Addormentato”, tu che dormi due ore a notte e ti annoi a guardare il soffitto, io che ti ricordo “il sonno ed i pasti comandati” e mio padre sullo sfondo che predica”…la prima cosa è la salute!”.
Allora ti guardo come guardo tuo padre:questo sa qualcosa che io non ho ancora capito e che col tempo capirò.
Vedi, che anche a me capita di sentirti parlare e non capire che cacchio dici.
Vedi che le cose tra noi non sono cambiate: io finisco un discorso e tu pensi “ ma alla fine che volevi dire?”
Manu '71
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:53
07/07/2006
"Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
Tu sei ben più raggiante e mite:
venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell'estate ha vita troppo breve:
talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo
e spesso il suo volto d'oro si rabbuia
e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
Ma la Tua eterna estate non dovrà sfiorire
nè perder possesso di quello che tu hai;
nè morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
perchè al tempo contrasterai la tua eternità:
finchè ci sarà un respiro od occhi per vedere
questi versi avranno luce e ti daranno vita."
W. Shakespeare
Giuseppe
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:51
07/07/2006
Ciao Giuseppe,
Se una persona cara ci lascia così all'improvviso resta purtroppo un dolore infinito, unito ad un forte desiderio di dire tante cose, di esternare pensieri per i quali abbiamo il timore di non trovare le parole opportune e si prova inoltre un senso di impotenza e di rabbia per una giovane vita spezzata.
Nella mia memoria ed in quella di tutti noi parenti ed amici non è passato un giorno da quanto è successo che il pensiero non si sia rivolto a te .
Preferisco comunque ricordare i momenti belli trascorsi insieme, le riunioni e i pranzi di famiglia dove noi cugini già organizzati combinavamo scherzi incredibili, le prove delle tue macchine modificate………e le tante chiacchierate su svariati argomenti che ci siamo fatti quando tu passavi a trovarmi.
La passione per i motori, per le auto e per le moto ci accomunava quindi avevamo sempre molto da dirci e magari qualche prova su strada da fare.
Ricordo infatti che il giorno di Capodanno abbiamo passato un bel pò di tempo insieme tu hai provato la mia macchina ed io la tua poi abbiamo discusso se era meglio che cambiassi i miei ammortizzatori montando dei Bilstein o degli orginali…magari fra un pò di anni avremmo aperto un sito di e-commerce per vendere pezzi di auto o un locale a Roma o chissà cosa …invece di questo forum………………
Poi ci siamo ripromessi di sentirci per organizzare una cena fra cugini forse per il bisogno di compensare queste ultime festività in cui si era visti poco ed anche, pensa un po’, per organizzare con Andrea quali stronzate organizzare per il fatidico pranzo di nonna …..
Ho commesso gli stessi tuoi errori e rischiato come chiunque alla tua età e ho passato giorni interi come piaceva fare anche a te in officina (allora pensa facevo filone a scuola per stare da Emme Esse concessionaria Suzuki ,Honda, Piaggio dal famoso mast’Gerardo meccanico famoso di Potenza) a capire come funzionava questo o quell’altro o a provare motociclette. Credo solo che quel giorno avresti dovuto avere più fortuna e dopo forse il tempo di riflettere ma il destino assurdo non ha voluto darti questa occasione.
Con te era piacevole dialogare di qualsiasi cosa e riuscivi a parlare con chiunque riuscendo sempre a leggere nell’animo del tuo interlocutore attento sempre a capire i bisogni altrui ed a spendere una buona parola . Eri per tutti noi un vero amico.
Vedo con piacere che questo sito tiene vivo il ricordo di te e soprattutto ci fa compagnia in queste notti in cui è meglio essere soli insieme......pertanto ringrazio anche il mio amico Daniele per l’ottimo lavoro svolto.
Ciao Giuseppe arrivederci non addio perchè credo che ciò che ci separi da te sia soltanto quella dimensione che attraversiamo chiamata tempo.
Tuo cugino Giuseppe
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:50
07/07/2006
Conte,
non ti ho conosciuto, ma non credo fosse necessario farlo per comprendere la tua bellezza; bello, davvero bello, dentro e fuori...Proteggi i tuoi cari da lassù ed aiutali ad andare avanti giorno dopo giorno, come Tu, sicuramente, vorresti che sia..
Ciao Conte
p.s. Le tue poesie sono bellissime...
Je
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:50
07/07/2006
Ciao Giu,
sono appena tornata: ho passato una piacevole serata davanti ad una birra, conversando con una persona che mi incuriosisce molto.
Poi ho avuto una triste notizia, ed ho capito quanto sia importante che tante persone abbiano la possibilità di passare da qui, di conoscerti, che imparino da te ad apprezzare e valorizzare ogni istante, anche quello che può sembrare più insignificante, perché è proprio questa capacità di rendere prezioso tutto ciò che viviamo fa la differenza tra chi è “grande” come Te e le persone qualunque.
Aiutami, come già stai facendo, a trovare ogni giorno il coraggio di un sorriso e di un abbraccio, anche quando il sole non splende alto nel mio cuore.
Voglio lasciarti qui, definitivamente, una poesia che per lunghi periodi ha dato voce al mio stato d’animo: non mi servirà più a rappresentarmi, mi sarai vicino e mi impedirai di chiudermi forzatamente nel mio isolamento, per crogiolarmi nelle mie paure ed insicurezze.
Ti voglio bene
Mura
Senza riguardo, senza pudore né pietà,
m'han fabbricato intorno erte, solide mura.
E ora mi dispero, inerte, qua.
Altro non penso: tutto mi rode questa dura
sorte. Avevo da fare tante cose là fuori.
Ma quando fabbricavano come fui così assente!
Non ho sentito mai né voci né rumori.
M'hanno escluso dal mondo inavvertitamente.
(Constantinos Kavafis)
emypeace
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:49
Potenza, 06/07/2006
Giuseppe caro,
ma che combini figlio mio? Permettimi di chiamarti figlio
Vedi quante mani, quanti occhi, quanti cuori e quante anime si aprono e si elevano perché vogliono te?
Ma cosa vuoi fare ai tuoi amici, ai tuoi cari, persino a chi non ti conosce?
Vuoi forse connetterli a quel qualcosa di grande che ora solo tu conosci?
Quale disegno ti è stato affidato?
Cosa vuoi ancora insegnarci?
Nella tua scia dobbiamo scovare una proposta, un progetto?
Vorrei chiedere a Dio sensibilità, sapienza e discernimento spirituale solo per sfiorare la tua risposta.
Grazie per ciò che insegni ai nostri figli, vale a dire ai tuoi amici, a guardare in là, oltre, più in là, su, più su, la dove sei tu.
Ti lascio un bacio sulla mano e ti dico ancora quanto ti ho detto l’ultima volta che ti ho visto: ma quando sarai famoso ti ricorderai di questa mamma rompiscatole o farai finta di non conoscerla?
Addio Giuseppe Genovese detto Gioseppo
Rocco
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:44
Potenza 05/07/2006
Lo zio come andiamo lassù?
Qui ancora non ci vogliamo credere o forse io, proprio non mi va di accettare che tu oramai non ci sei più.
Ieri c'è stata una serata di festa...l'Italia è in finale, e sai ho cercato di dividere questo momento con te...ti ho mandato un messaggio che sono sicuro che avrai ricevuto.
Per il resto mi sono trasferito a casa con Za; cacchio ci dovevi essere, mi dovevi dare delle dritte di convivenza ma comunque credo che andrà tutto bene; alla fine è Za il bruciato l' abbiamo detto mille volte. Sto giocando a need for speed e non ci potrai credere ma ho la lancer evo VIII, una ficata. Un giorno ti verrò a prendere, nel frattempo mi alleno per non fare la figura del fermo.
Saluti zio.
a.c.
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:43
Potenza 1 luglio 2006
Era stato un anno bellissimo. successi per tutti e io non avrei immaginato di conoscere tutto questo così fortemente in tutti i nove anni a seguire. E fino ad ora attraverso inaspettatissimi riconoscimenti.
Fu una delle ultime autogestioni che molti ricorderanno come un momento felice, di vittoria. Il nostro Liceo diede il via organizzativo all'intera regione.
Pochissimi però hanno saputo e tantissimi di quelli che hanno vissuto e goduto di quei successi non sapranno mai che c'era un ragazzino. "uno di primo"....
noi a momenti non sapevamo nemmeno cosa fosse internet (alla fine del 1997), lui già padroneggiava e noi di quinto eravamo in crisi. non avevamo documenti per imbottire l'autogestione per darle finalmente un serio VIA. per il domani, ne avevamo annunciato l'inizio. La tensione c'era.
Quel ragazzino divertente divertito (inserito alla grande nella "classe dirigente dei "grandi"") con un sorriso con quel suo sorriso disse che ci avrebbe pensato lui : "me la vedo io tutto a posto".
Io non avevo la minima idea, la sua espressione era a trasmetterci facile come fosse facile quello che facile assolutamente non era! tutto con quell' amore felice che oggi ,leggendovi, conosco capisco indubbiamente ritrovo riconosco. quell' amore che io traducevo allora in una serenità d'essere e di trasmettere che non ho più scordato e.. che non avevo mai visto.
Giuseppe Genovese, così me lo presentò il mio amico Carlo Danza, acquisì dalla rete i documenti ufficiali e di protesta delle università italiane di quell' anno di quel momento che nemmeno sapevo esistere. lui non aveva ancora 14 anni. incredibile.
A dodici ore dall'inizio della azzardata ma "ormai" proclamata autogestione avevamo i documenti che senza di lui non avremmo avuto. Fotocopisteria e il giorno dopo 1500 ragazzi vivevano soprattutto il suo genio. Due giorni dopo, il liceo classico l'istituto d'arte e ci chiamarono anche da matera. E tutto questo pochissimi lo sanno finanche chi ne fu direttamente coinvolto. E ancora, la portata, le dimensioni delle conseguenze di quello che ha fatto non lo ha mai saputo neanche lui e quel che è bello che forse nemmeno gli sarebbe interessato. Lui ti sorrideva, per prima. questa la sostanza. la sostanza.
Sinceramente ho sempre pensato e fin dall'inizio che senza quelle centinaia di fotocopie che abbiamo potuto fare, tutto si sarebbe spento durante il giorno dopo perchè il preside D' Amico e alcuni ostinati professori ci avrebbero accusato di non avere elementi concreti.
In questi anni ho incontrato tanti ragazzi e ragazze tutti gioiosi tutti simpatici lì a fare complimenti, a riferire la loro gioia per aver potuto vivere quei giorni di autogestione quell' anno da studenti attivi che dicono la loro sul modo di voler essere educati..... . Quell' anno fu grande. fu grande per me. Giuseppe. mi è valso tante cose troppe cose.
Ogni incontro con quei ragazzi ti ho pensato sempre Giuseppe. era inevitabile. divertente ed inevitabile. Sono fatto che se ti avessi riincontrato sarebbe stata la prima cosa che ti avrei detto: "Marò finalmente, tu non ci crederai, forse nemmeno te ne rendi conto ma ancora mi vengono a fare i complimenti per quell' autogestione e nessuno sa che grazie a quel pomeriggio a quelle cose che hai scaricato, tutto è nato"....Ora sei cresciuto..
Non ci siamo più frequentati caro Giuseppe. Nutrivi e mostravi un rispetto innato per me che diventava imbarazzo, specie quando a casa tua curioso lessi qualcosa scritto l'anno prima credo, su tuo padre, da te. Mi sentii piccolo ma so che la tua riverenza nobile nei miei confronti non era per il ruolo che occupavo ero il "rappresentante" ma tu mi avevi visto mi avevi scrutato mi avevi saputo vedere già a quattordici anni. ero buono e felice ma è difficile essere felici sempre poi negli anni. la mia base di felicità comunque è costituita oggi come in ognuno, dalle persone anche che abbiamo incontrato.. nel cammino.
ti ho incontrato bene in quel momento..in quest'avventura chiamiamola vita.
Le persone che scrivono di te sono fantastiche, il fatto è che sicuro sei TU attraverso loro.
IL Conte....
è proprio azzeccato!
a.c. K
Barbara
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:43
Potenza 04/07/2006
Ciao Giù,
Volevo solo dirti che mi passa per il....tutto ciò che sento intorno a me mi basta solo guardare per un secondo il tuo viso splendido e...sorrido alla vita che purtroppo nel bene e nel male va avanti! Sei sempre con me...
T.V.T.T.T.B.
Scappo al lavoro...
Un padre
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:42
Potenza 02/07/2006
Con tanto affetto e amore di figlio.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:42
Potenza 01/07/2006
Forse eri troppo bello per appartenere a questo mondo ora sei un angelo e prega per tutti noi che siamo qua giù.
Andrea
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:41
Potenza 29 giugno 2006
Ciao Giuseppe,
sono Andrea, uno dei Tuoi numerosi cugini, anche se ormai sulla soglia dei 41 anni! Ricordi? Sono quello che faceva gli schezi a tutti: a nonna Caterina nelle feste dei suoi innumerevoli e speriamo infiniti compleanni, quello che faceva il pagliaccio durante le feste “seriose” dei vari Natali, Capodanni, quello che ad una festa di famiglia Genovese nel momento più sacrale del pranzo, metteva le mosche nei piatti succulenti e stracolmi di Zio Dino e Zio Alfredo, quello che ad una festa Pasquale faceva scoppiare i palloncini pieni di farina sulla testa dei nostri cugini...insomma l'animatore ed il pagliaccio, che cercava di animare e far sorridere un po’ persone che avevano indole “montona”, “professionale” o troppo “dirigenziale”; ebbene sono colui il quale ha sempre messo in evidenza il TUO MOTTO citato alla presentazione del Tuo meraviglioso sito, colui che, nelle sue distrazioni e nella distanza forzata, non ha avuto modo di godersi uno straordinario uomo come te, come invece hanno fatto altri splendidi Nostri cugini.
Invece ho avuto, tempo fa, l’opportunità di godermi, nella mia prima giovinezza, un uomo come Tuo padre. Da piccolo volevo fare il ragioniere perché Lui lavorava in banca, volevo fare sport perché Lui giocava a pallavolo, compravo l’acqua di colonia “Dimensione Uomo” o il “Trussardi “, perché sentivo la sua fragranza da Lui lasciata nelle scale del palazzo di nonna Caterina.
Papà era un “grande” da infante, da ragazzo ed è un grande da adulto: è più grande di me di 10 anni ma la distanza intellettuale tra me e Lui era di 1000 anni luce, un esempio di eleganza e lo sarà sempre.
Ricordo che quando Tu nascesti, gli feci una battuta: "Il secondo “dio” a fare un figlio a sua immagine e somiglianza"... Ora sono un tecnico regionale apprezzato e rispettato e devo dire grazie solo a Lui che mi ha dato questa possibilità nel lontano 1977 quando mi accompagnò per la prima volta a fare un allenamento di Miny Volley.
La mitica e grande Stefania (per tutti noi nipoti Stefy). Ella mi portava da piccolo (avevo 6 anni) al palazzetto dello sport “CONI” a vedere le partite di pallavolo di papà. Fui un dramma per Lei, quando mi insegnò a giocare a “monopoli”; la torturai di domande sulle regole, mentre Lei con santa pazienza mi rispondeva “Beh fa’ come vuò”.
Entrambi i Tuoi genitori, (ero ancora studente “pluri decorato nelle bocciature”) , mi hanno dato la possibilità di conoscere il mondo del lavoro attraverso il praticantato dell’ufficio di consulenza a loro intestato.
Quando raggiunsi i 18 anni di età mi sono goduto la Tua esistenza da fanciullo, perché eravamo entrambi “Franciosini”, e quindi capitavo spesso a casa di Mamma e Papà e poi non ti nascondo che da casa Tua si vedeva bene le partite del Potenza Calcio!!!.
Poi ci siamo persi di vista...i miei "tanti matrimoni", i miei viaggi sportivi, nelle mie dimore vari!!! Ma in qualche modo sentivo parlare di te. Qualche anno fa pensa un po’, mi chiamava almeno due volte al mese Tuo nonno. Egli era talmente orgoglioso di Te che sapendo che lavoravo all’università, oltre a trasmettermi la sua gioia per gli esami da te sostenuti, mi diceva “Andrea caro, hai visto il Mio Giuseppe quanti esami ha fatto?”. Era incredulo e felice di sapere come mai un ventenne potesse aver fatto tanti esami in poco tempo Io sapevo indirettamente di queste Tue geniali performance, ma gli rispondevo, che la genialità era di pochi eletti.
Ma quando c’era modo di incontrarci, per esempio nelle feste succitate, si diventava tutti bambini e vogliosi di divertirci perché erano occasioni che mettevano in evidenza tutto il nostro spirito gioviale con atteggiamenti festosi. C’erano: Tu Giuseppe detto “chichillino”, Peppe detto “il pelato”, Jejo detto il “Cinese”, Jejia detta “piccolo fiore”, Francesco detto “piccolo Buddha”, Barby detta “sbirba”, Rossanella detta “la miss”,” e poi il sottoscritto detto “ticchioso”. Chiaramente ricordo con piacere i nostri tre cari cugini svizzeri che anche nella loro lontananza hanno fatto sempre sentire la forte presenza: ”, Beppo detto “Karl Heiz”, Katiuccia detta “la bella svizzera” e poi Rody detta “stella alpina”. Non sono stato presente nel Tuo momento più difficile, ma per me esisti e chi ha messo sù questo sito ha tutta la mia gratitudine e sappi che cerco sempre di trasmettere fiducia al prossimo e regalare un sorriso alle persone più tristi, è la sola cosa che so fare e con te parlerò al presente...sarà sempre così.
Giuseppe Casabona
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:41
Palermo 28 giugno 2006
"Gli amici sono angeli silenziosi che ci aiutano a rimetterci in piedi quando le nostre ali non si ricordano più come si fa a volare!"
Io so che da lassù riattaccherai molte ali a chi su questa terra ne avrà bisogno, e tu sai... da chi devi cominciare!
Un forte abbraccio beppe
Sandro
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:40
25/06/2006
Ti voglio bene Giù!
Maria Grazia
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:40
25/06/2006
Non avevamo un grande rapporto ma vederti e scambiare due chiacchiere durante le vacanze, era per me sempre un piacere! Avevo una grande simpatia e stima nei tuoi confronti...e ora che non ci sei più, sento la tua mancanza! Riposa in pace
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:40
24/06/2006
Eri troppo bello che peccato! Riposa in pace
Amministratore
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:39
Roma, 24 giugno 2006 ore 3.00
Domani è il tuo quinto mese in cielo…
Controllo questo sito un’infinità di volte, da domani sarà in rete, vorrei che fosse tutto perfetto, con le virgole tutte al loro posto e che tutto abbia la giusta intonazione. All’apertura ci sarà la tua canzone preferita ascolto le note: “Stay then the day woul keep its trust..”, mi sembra di sentire l’eco dal cielo stellato… sei sicuramente tu che stai cantando con gli angeli, guardo su c’è una stella che brilla più di tutte le altre…
“Resta, e il giorno ci darà ancora fiducia..” “Stay”…resta con me nel silenzio di questa notte, siediti e raccontami di te, delle tue giornate senza tempo, respirami accanto, incoraggiami e suggeriscimi, fammi sentire ancora una volta il tuo profumo, sorridimi…ti ho visto farlo anche quando tutto intorno a te era un grido, quando hai messo le ali…
149 giorni sono passati…da quel momento, le ore e i minuti sono scanditi da una lentezza beffarda e implacabile, momenti in cui lo sconforto ha preso il sopravvento, nottate insonni che mi hanno visto vagare per la città, guidando senza meta, ma con una tappa obbligatoria là dove si è fermato il tuo orologio terreno… il tuo sguardo su una foto mi trapassa l’anima e i tuoi occhi sembrano dirmi: “domani andrà meglio, domani è un altro giorno..” Sono qui Giuse’, sono qui per dirti che non mollo e non mollerò, e sarò qui anche tutti i domani che verranno finché il tuo “CAPO”, l’inquilino del super attico lassù me lo permetterà…
Ci sentiamo presto…
Celestino
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:39
Potenza 24 giugno 2006
Caro Giuseppe, dopo quatto mesi oggi ho rivisto il tuo papa', l'ultima volta e' stata il 25 febbraio insieme alla tua cuginetta Jessica.
Ho avuto paura in questi mesi a chiamarlo, avevo paura di non riuscire a potergli dire una sola parola di conforto, parole che lui ha sempre usato nei miei confronti sin dal primo giorno lavorativo insieme (11 settembre 2001 giorno nonchè del suo compleanno).
3 giorni fa gli mandai un messaggio nel quale gli dicevo che al suo ritorno a Potenza gli avrei dovuto dare una notizia; non pretendendo alcuna risposta posai il cell. sulla scrivania e ricominciai a lavorare.
"Il lavoro nobilita l'uomo" mi ha sempre detto il buon Mario.
Dopo nemmeno 5 minuti mi arriva la sua telefonata, ero agitato, nervoso, avevo paura di parlare, avevo paura che non mi salutasse come ha sempre fatto "cavaliere buongiorno".........risposi.............
Non ricordo nulla di quello che ci siamo detti, ricordo soltanto le sue prime parole:"Ti e' successo qualcosa?"
Ho pianto Giuseppe, ho pianto a dirotto sulla mia sedia di pelle per la quale tuo padre mi ha sempre rimproverato " ma cosa hai fatto, nemmeno io ho la sedia di pelle".
Ecco Giuseppe, ti immagino così, immagine e somiglianza del tuo caro papà
pronto in qualsiasi momento con immensa generosita'a porgere una mano al prossimo.
Ti ricordo,ogni volta che passo da via N.Sole, mia vecchia casa di fronte al tuo portone,che ritorni sul marciapiede
a casa, saltellando con la mano stretta in quella della tua dolce mamma Stefania.
Questa mattina eravamo li da te,io e il tuo papa' e spero con tutto il cuore di avergli dato una bella notizia.
"A gennaio diventero' papa'"
"I figli sono la gioia più grande che un genitore possa ricevere dalla vita, goditi ogni momento"
Questo mi ha detto il buon Mario.
Non ti nego Giuseppe che anche io come te, nel breve periodo che gli sono stato accanto, non ho avuto paura di niente e di nessuno e ti prometto che se ci fosse una sola possibilità su un milione di proteggerlo da questo mondo infame, io non esiterò un solo istante a farlo.
Promesso.
Ti voglio bene Conte.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:38
20/06/2006
Ti voglio tanto bene
Ciao Giuseppe!!!
Alba
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:37
16/06/06
Conservo per te un dolce ricordo….un sorriso splendido che riusciva ad illuminare il cuore di chi lo riceveva. Semplice, cortese…una splendida speciale persona…ciao Giuseppe!
Tanti baci
A presto…
Tina e Enza
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:37
Ti vogliamo tutti bene, sei anche nel cielo il nostro Conte….
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:36
13/06/06
Non ti ho mai conosciuto ma ho sentito parlare di te da chi ti ha amato tanto.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:36
10/06/06
Ciao Peppe, aiutaci ad andare avanti.