Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:35
10/06/06
Un pensiero a chi per sempre sarà nei nostri cuori….e nel mio…
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:34
10/06/06
Come tutti i giorni ti lasciamo un profondo pensiero da due semplici genitori.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:34
07/06/06
Anche oggi, come sempre un pensiero ed una preghiera per te.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:34
03/06/06
Mi frà, mi ero ripromesso di venirti a trovare e l’ho fatto…lo farò più spesso..sappi che ti penso ogni giorno perché sei stato e continui ad essere una parte fondamentale di me….
Mando una preghiera a Dio ogni giorno per te.
Ti voglio un bene dell’anima e ti porto sempre con me.
Un bacio.A presto.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:33
Non ti conoscevo,
ora che posso, mi fermo e come se fosse che sei presente nella mia memoria. Riposa in pace
Beniamino
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:33
01/06/06
Caro Giuseppe
Era da molto che non ci vedevamo; l’ultima volta ti vidi di sfuggita al “Dottor Coffee” ma non mi avvicinai perché c’era tanta gente…Non avrei mai immaginato che quella sarebbe stata l’ultima volta che ti avrei visto! Addio fratello e amico!
TVB
Celestino
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:33
27/05/06
Oggi è il mio 30° compleanno ma non mi va di festeggiare. Penso a te, a te che questo destino crudele ti ha tolto un sogno!
Proteggici!
Zia Carmelina
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:32
25/05/06
Ti sento sempre vicino a me e mi manchi in ogni momento. Ti ho amato come un figlio: quand’eri bambino perché eri un cucciolo tenero, poi, più grande perché eri dolce e sempre affettuoso. “Sei nell’anima e ti terrò con me finchè avrò vita”
T.v.b.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:31
25/05/06
Carissimo Giuseppe,
oggi ti porto l’abbraccio di un’amica lontana, ma vicina con il cuore; angelo con un’ala soltanto – come dicevi tu – spezzata con te il 25 gennaio, e che soltanto nel tuo ricordo trova ancora la forza di andare avanti.
Cecilia
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:31
25/05/2006
Giuseppe:Impeccabile.Questo è il primo aggettivo che mi viene in mente appena penso a lui.Impeccabile,sapeva adattarsi ad ogni situazione in cui si trovava:dai campetti di basket potentini alle feste più glamour della capitale.Lui era dotato di un carisma diverso dal comune.A chi lo aveva appena conosciuto o l’aveva osservarvato per pochi secondi o minuti,poteva risultare anche abbastanza antipatico,troppo tirato,un pischelletto qualunque che si atteggiava a grande uomo ma nessuno di loro avrebbe potuto mai negare la sua sconfinata bellezza...al massimo(anzi,sicuramente) l’avrebbero potuta solo invidiare!
Chi invece,come me,ha avuto la fortuna di conoscerlo da più tempo o addirittura sin da bambino,sa bene che tutta la sicurezza,la pienezza di sè,quell’indole da SFOTTITORE,nascondevano solo la sua vera natura di bambino,di grande amico,di portatore sano di allegria,generosità e tenerezza!
Era un ragazzo libero da pregiudizi,perfezionista e cultore della famiglia;appassionato di motori,di donne,del bel vestire,di Frank Sinatra,di U2 e di Michael Jackson(ho un ricordo di un Giuseppe, quasi adolescente,che si cimentava nell’imitare la star mentre faceva il celebre passetto strisciato!che tajio!!!).
Ultimamente ascoltava quella roba da pappone gangster americano,tipo 50cents ma la sostanza non cambiava:dentro era di una semplicità eclatante!
Insieme parlavamo spesso di Rocco...si,proprio lui...il Siffredi nazionale!!!
Quante risate ci facevamo quando lui,dopo avermi solo intravista sulla panchina nella curva di via Vaccaro,lasciava il macchinone in doppia fila e, splendido come il sole, scendeva a salutarmi con il suo sguardo fiero e sicuro bloccando tutto il traffico delle auto!!!E parlavamo del Siffredi,delle feste che organizzava a roma,della gente di Potenza,delle ultime modifiche apportate alla macchina ed ogni volta la chiacchiera si concludeva con la solita promessa di un caffè che poi non riusciva mai a concretizzarsi...ma sì,tanto entrambi sapevamo che sarebbe andata a finire così ma con la sicurezza che il bene che c’era(c’è!) tra noi non si sarebbe volatilizzato come la famosa promessa del caffè.
Quello sguardo,quelle mani,quel sorriso,quel portamento,quella freschezza e quella spensieratezza nell’affrontare la vita non li dimenticherò mai e sono sicura che non li ritroverò mai in nessun altra persona.
Da lui si poteva solo imparare ed ovviamente,anche alla fine,Peppe non si è smentito.
Da lui ho imparato che si può morire da un momento all’altro,senza preavviso, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che restano e che ti conoscono... questo senso di vuoto e questa tristezza che tutti noi portiamo dentro a volte riusciamo a smorzarli ricordando la classe, la lealtà,l’allegria e la generosità infinita che contraddistinguevano la sua persona!
GRAZIE PEPPE,ti voglio bene!
Pietro
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:31
15/05/06
Mi bastava un tuo sguardo per confortarmi…adesso neanche quello, sei stato il fratello che avrei sempre voluto con Gennaro.
TCE
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:30
Grazie perché continui ad esserci e ad ispirare tutto il bene che è rimasto in questo – il nostro – mondo orfano della tua luce terrena. Ti stringo come ho fatto sino all’ultimo e ti bacio.
M.G.
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:30
07/05/06
Ciao Pè
Abbiamo da chiederti un favore; sappiamo che ci ascolterai come hai sempre fatto! Tu che ora sei sicuramente tra gli angeli, accogli e guida, con il tuo dolcissimo sorriso la nostra nonnina!
Ti ringraziamo certi del tuo aiuto….
Je
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:28
05/05/06
Ciao Giù,
sono certa che mi stai aprendo gli occhi su molte persone che mi circondano. Alcune si sono rilevate un dono meraviglioso ed inestimabile, e di questo ringrazio te e la vita ogni giorno. Altre hanno mostrato il loro vero volto, e per questo ti ringrazio ancor di più, di avermi illuminata, di avermi aperto gli occhi. La G sul camion sulla SA-RC è stata una trovata geniale, te la riconosco!
Grazie Giù
Un bacio
P.S. Mantengo la promessa: sempre tanto ELIO!!!
Vittorione
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:28
04/05/2006
Ciao Peppì. Volevo solo dirti che è davvero dura ora, mi hai aperto gli occhi su tante cose, ma a che prezzo però! Ti voglio bene e spero insieme a CAPA, di poterti trovare la Maglietta di Sabonis. Sarà difficile, ma le proveremo tutte perché sappiamo bene quanto ti piaceva.
A presto fratello.
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:27
03/05/2006
Sei sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere
Rocco
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:27
30/04/06
Sono sceso solo per poche ore non potevo non tornare a farti un saluto, come quando i nostri rapporti non erano ancora ottimali, passavo a salutarti in centro.
E allora….
Bella Giusè, a presto.
Per un po’ non scendo, mi metto a studiare, così potrò portarti nuovi esami.
Ti saluto Roma.
Carmen
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:26
29/04/06
Ciao, io non ti conoscevo ma sono rimasta molto colpita dalla tua triste dipartita. Quando vengo al cimitero dai miei genitori non posso fare a meno entrare in questa cappella per salutarti…
Ciao Giuseppe che Dio ti abbia in Gloria e rassereni i tuoi genitori. Un bacio
Iris
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:26
Giusy 6 sempre nel mio cuore. Sei la mia guida e proteggimi da ogni ostacolo.
T.V.T.T.T.T.T.T.T.B
Ps: salutami nonna Gianna e dille che le voglio tanto bene
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:26
25/04/2006
Tu lo sai che è sempre più difficile accettare la tua assenza…fisica…ma noi tutti lo sappiamo che tu ci guardi e ci stai vicino. T.V.T.T.B.
Dina
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:25
25/04/2006
Ciao Giuseppe,
ti ricorderò sempre
nel modo in cui ti ho visto
l’ultima volta,
quando ci siamo incontrati,
sorridente,
come sempre,
disincantato e sensibile
guascone e gentile
attento e contento
di vedere di aver contagiato
gli altri con tutto ciò.
Questo voglio ricordare di te aggrappata ad un ricordo che consola
e dà speranza
che tutto diventi come
avresti voluto.
Jessica
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:25
25/04/2006, ore 14.00
Tre mesi, impossibile. Sono passati tre mesi da quel maledetto pomeriggio. Improvvisamente, tra i festeggiamenti e gli auguri, ho sentito qualcosa rompersi dentro, e una gran voglia di scappare via, e così ho fatto. Dolore e tristezza, senza capirne il senso, e la ricerca di una spiegazione nella nuova vita così frenetica e diversa.
Poi quell’inaccettabile telefonata, quelle parole prive di senso, il sangue immobile nelle vene, mi manca il respiro. Sono fuori, corro verso un taxi e sento che le gambe non mi reggono… respira, respira profondamente… Incidente, moto, gravissimo, corri… I pensieri sono così affollati e rumorosi che non sento null’altro al di là del battito convulso del mio cuore. Poi l’attesa: intervento…è ancora vivo…che significa? E’ una cosa positiva…è ancora vivo… come ancora?
Passano i minuti, le ore, avanti e indietro e mi convinco che ce la farai, tanto poi col tempo si aggiusta tutto. E ancora ore interminabili, e nella testa i discorsi della sera prima: mi avevi sorpreso, eri venuto a casa e avevi parlato di tutto ciò che ti stava a cuore, a raffica, senza fermarti, mentre la notte avanzava.
Il filo conduttore di ogni tuo discorso, quella sera, era proteggere chi amavi. Preoccupazione per chi, più grande di te, in una serata open bar ti era apparso in balia delle sue illusioni e delle sue ossessioni; proteggere il tuo papà dall’apatia scatenata dalla cattiveria e dall’ingiustizia; difendere la tua mamma dal mondo intero con l’orgoglio di chi ha ritrovato una gemma preziosa e inestimabile; lottare per i tuoi sentimenti, realizzare i tuoi desideri nonostante le difficoltà e un po’ di amarezza.
E’ come se ora avessi sublimato questo tuo desiderio, abbracciando tutti noi per difenderci in ogni istante: proteggici soprattutto da noi stessi.
Un tuo amico mi ha illuminato: veloce, sì, eri proprio veloce, lo sei sempre stato. Veloce nel crescere e maturare, veloce nel capire le situazioni, nel sentire lo stato d’animo di chi ti era vicino, veloce nel comprendere, nel realizzare, nel pensare e nel concretizzare. Veloce dentro al di là di un apparente impassibilità dovuta a quel corpo così imponente. Veloce nel trovare una chiave di lettura per ogni evento, veloce nel decifrare segnali e cogliere occasioni ancora prima che si manifestino.
Ti avevo guardato dal terrazzo, stretta dalla morsa del freddo pungente sulla pelle, lunghissimi minuti per indossare, con la tua solita cura, i guanti, il sottocasco, il casco… poi uno sguardo indietro e via, stranamente lento e silenzioso, ti ho guardato allontanarti e poi sparire, con la preoccupazione nel cuore. Mi sono voluta rassicurare, ho voluto credere che fosse impossibile.
Sono di nuovo davanti a quel pronto soccorso, è arrivato il tuo papà con la tua mamma, è così strano vederli insieme.
Al freddo giuro che non fumerò mai più, a patto che tu resti qui con noi. E d’improvviso sento uscire l’anima dal corpo di tuo padre, volatilizzata per sempre in un urlo che non ha nulla di umano.
E’ tutto finito. Non è possibile. Mi guardo intorno, è tutto finito, non è vero…
Qualche minuto, o forse ore, non so, e ti intravedo steso lì, baciato dalla tua mamma e accarezzato dal tuo papà, tu così sorridente, anche ora, anche per l’addio, ultimo tuo generoso dono.
Sorridi e rassicuri il tuo papà: hai aspettato per poterlo salutare, volevi che lui fosse lì per vederlo prima di lasciare il tuo corpo per una nuova dimensione.
Voglio correre via, non c’è aria, vorrei essere lontanissima da qui, vorrei solo vagare nella notte e respirare.
Come al solito ho fatto appello al coraggio ed alla razionalità che così spesso mi hanno soccorsa nella vita, difendendomi dalla disperazione e dal vuoto.
Mi hai manifestato quell’ultima volta un amore sul quale dal nostro primo sguardo abbiamo sempre fatto affidamento: ti dico queste cose perché lo sai che sei sempre stata la mia cugina preferita… Anche tu, io ti ho sempre amato moltissimo, io ti ho amato e ti amo come un fratello. Proprio quella sera, guardandoti negli occhi, ho sentito che stavo parlando ed ero compresa, che eravamo così uniti e all’unisono che avrei voluto tanto che anche con mio fratello fosse di nuovo così.
Ora mio fratello lo allontano sempre di più, con la mia arroganza ed il mio bisogno di stare da sola, e ti cerco nei miei sogni, nei pensieri, e vorrei sfiorarti anche solo per un impalpabile istante la mano, e ti racconto come ho sempre fatto i miei casini, la mia confusione, la mia vita sempre così sconclusionata, e ti vedo sorridere come hai sempre fatto, guardarmi quasi a riprendermi con affetto, quasi a dire: “ma sempre tu!”.
Tu sei il mio fratello piccolo, quello che mi capisce al volo, col quale parlo di tutto, ma soprattutto che mi legge nel cuore, che mi scruta sempre con attenzione negli occhi per sentire come sto veramente, al di là delle parole e del sorriso che entrambi abbiamo deciso di offrire sempre al mondo, il nostro biglietto da visita.
Vengo qui e ti chiedo cosa fare, vengo qui perché da sola, nel silenzio, immersa in sole, vaniglia e cinguettii spero di ritrovare l’equilibrio, cerco dentro di me quel filo sottile al quale aggrapparmi per ritrovare la direzione.
Vorrei reagire all’apatia, resistere all’anestesia che mi autosomministro, che sgretolano quelle fragili tracce di vita che tanto faticosamente avevo preservato e custodito, sperando, con tanto coraggio e sangue freddo, di poterle moltiplicare fino a costruirci una vita felice e realizzata.
Io non so bene cosa fare o cosa augurarmi: so solo che voglio imparare da te a vivere ogni istante col sorriso, a viverlo fino in fondo senza mai tirarmi indietro, a viverlo con la gioia del condividere il mio percorso con coloro che incontro, senza difendermi più da niente e da nessuno, senza paura, creando ogni giorno nuovi motivi per ridere, anche quando sembrano non essercene …respirerò tanto elio Giù, te lo prometto!...
Anonimo
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:24
24/04/2006
“Sei nell’anima…”di quanti ti hanno amato e ti continuano ad amare….
Rocco
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:23
23/04/2006
Ritorno alla tua cara Roma e nel tornare un saluto da te le porterò, lo stesso che a te lascio nei giorni che non sarò qui. Bella Giuse’! A presto Amico Mio.
Succube!
P.S. Per me Roma non è più la stessa, nulla è come prima, ma presto ritornerà.
Pacciani
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:23
Potenza 23 Aprile 2006
Ciao Conte,
solo oggi trovo il coraggio di venire a trovarti.
Sinceramente non riesco ancora a rendermi conto che tutto ciò sia successo davvero.
Mi manchi Conte!
Manchi a tutti noi!
Grazie di aver fatto parte della mia vita.
Je
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:22
Potenza 19 Aprile 2006
Ti vedo nel mio cuore, nella mia mente, nel mio caos, che sorridi guardandomi dentro. Gli occhi ti brillano perché tu mi hai capita, conosciuta come pochi. Lo sguardo complice, fiducioso… io mi perdo, mi ritrovo, inseguo la mia vita, cerco di comprendere il senso, e trovo nel tuo sorriso una voce che sembra ripetermi: “Andrà tutto bene”.
TCE
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:21
Potenza 19 Aprile 2006
Non basterà il tempo
a cancellare la rabbia e a lenire il dolore
non potrà spiegare ciò che continua ad apparire fuori misura e incomprensibile.
La forza della natura umana che da’ e che toglie ha sorpreso quanti credevano - come me -di aver provato già dolori irraggiungibili… e invece hai sciolto in poche lunghissime ore quella tempra, forse azzerandola per sempre.
Non basterà il tempo
ad annullare ciò che eri e ancora sei
un gigante
troppo “tutto” per così poche primavere
l’unico a cui si poteva prefigurare successo certo in qualsiasi disciplina
e dimensione
eppure un gigante così semplice
umano e disponibile io non l’ho mai conosciuto.
La natura umana se lo è ripreso… vuoto incolmabile.
Io spero di vederti - presto - come vorrai, quando vorrai o di sentire il tuo profumo inconfondibile, magari in un Mc Donald’s…tra mille odori ma dammi la pace di esserci… ancora… per un attimo.
Che fortuna averti conosciuto, aver tirato a canestro con te, complice nello scherzo… a volte vittima. Che grande cuore! E un sorriso autoesplicante.
Non basterà il tempo
Giulia
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:21
19/04/2006
La tua immagine è rimasta infissa in me da quella unica sera che ti conobbi, era settembre ed ero venuta a casa tua con il tuo caro amico Luciano a salutarti, restammo a parlare per un po’ e per me eri già un piccolo grande uomo e così resterai per sempre. Non ti conoscevo bene ma è difficile scordarsi di te perché non eri un ragazzo qualunque.
Il tuo amico Diego
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:20
Potenza 19 Aprile 2006
Ciao Conte,
scusa il ritardo di queste righe, ma l’idiozia del volerti
incontrare da solo, come facevamo di solito, per parlare delle
nostre interiorità, mi ha fermato..e più di una volta.
Il nostro distacco temporaneo ha minato le mie certezze; Tu invincibile,
modello di vita, di relazione, di rapporto con il mondo, Eroe e migliore amico, unico vero amico……come mi manchi!!
La tua bellezza l’ho scoperta tutto insieme, il modo coinvolgente con cui ti rivolgevi agli altri cancellava l’”antipatico” generata dall’invidia di chi non ti conosceva.
La vita è velocità!
Veloce l’intelletto, veloce lo spirito, veloce l’ironia, veloce l’amicizia che davi, veloce l’amore con cui incidi i cuori, veloce il modo di chiudere con chi non ti merita.
Mi sono chiesto da sempre cosa inseguissi nei motori ed oggi penso che cercavi di poter vedere con gli occhi la velocità che era dentro di te, per raggiungere una migliore visione della vita.
A volte ho pensato che inseguissi qualcosa o era il modo per superare qualche difficoltà, ora so che cercavi la vita vera.
I ricordi si confondono tra gioia ed amarezza…ho nella mia mente i nostri ultimi discorsi sull’Amore e su come dovesse essere donato, ancora una volta sei arrivato prima tu! Le mie idee si sono piegate alla moltitudine di persone che ti amano, che ho potuto vedere tutte insieme…sei un Anima Pura r sono beato nel poterti avere sempre con me.
Tu sei il chicco di grano, in me hai prodotto il frutto; oggi è la Pasqua del Signore, la liberazione dalla sofferenza e dalla morte, sono certo che oggi sei risorto con Lui.
Lontano dal corpo ma sempre vicino nel cuore, in questo giorno ti sento più vivo che mai.
A presto mio caro Fratello!
Jeliel
Mercoledì, 01 Giugno 2016 12:19
Potenza 19 Aprile 2006
- Cosa ti ha colpito del Conte?
Innanzitutto perché è un ragazzo affabile, col suo fare ti metteva sempre a tuo agio e soprattutto col lui viaggiavo sulla stessa lunghezza d’onda.
- Il ricordo?
Le chiacchiere fatte al bancone con una bottiglia di black jack e il suo profumo.
- Quando l’ hai conosciuto?
Quando ho aperto la mia attività.
- E da allora?
Era diventato il suo punto di riferimento. Veniva a pranzo qui diverse volte e perfino studiare, presumibilmente soltanto come scusa…principalmente parlavamo dei mille progetti da realizzare, come quello che era in procinto di nascere, la rete di Doctor Coffee & Mister Ice a Roma.
- Ancora?
Ricordo i mille inviti per le feste a Roma che lui organizzava.
- Cosa ordinava di solito?
Di giorno il campari e cointreau o campari e prosecco; la sera era solito prendersi un wisky o un cocktail dei miei. Quando studiava, campari e cointreau.
- Un altro ricordo?
Tutte le ricerche fatte per i pezzi della macchina su internet ed in particolare l’attesa per la valvola popof. Spesso vedevamo le auto da corsa, le sportive, ricordo una tedesca che mi avrebbe regalato una volta sarebbero decollati i nostri affari…la più potente nel suo stile.
- Cos’altro?
Le mille amiche che gli ho presentato, tutte pazze per lui. Ricordo una particolare scommessa con una mia amica per l’ importazione di una scimmietta.
Sono mille i pensieri che si affollano nella mia mente quando penso al Conte è difficile metterli per iscritto.